Ti scrivo da un’assenza d’anni da una lacca di nebbie, a fiato corto. Da quest’arso ammarato relitto nulla sembra mutare, il tempo sosta tra consuetudine di luoghi, piogge nascite ovvie, rare calamità. Brandisco aria, trascorro ore a sommare parole inutili a inutile vento. Fibra a fibra, avvivo vene di vetro alle guance avvizzite di chi restaContinua a leggere “Avvertenze per l’uso”