Tredicesimo appuntamento con la rubrica “Poesia a confronto” sul blog “Laboratori Poesia“.
Il tema affrontato oggi è Laghi, con il confronto fra poesie di Catullo, Poe, Sereni, Pusterla.
In questa selezione di poesie il motivo conduttore è il lago, inteso sia come luogo fisicamente determinato sia come luogo simbolico, affettivo.
Nel caso di Catullo, con cui cominciamo, si tratta del lago di Garda. Il poeta veronese celebra la gioia del ritorno alla propria casa, a Sirmione, gemma e piccolo occhio che scruta il lago, luogo della serenità ritrovata al ritorno da terre straniere, luogo di ricomposizione delle avversità trascorse e subite. È un vero e proprio inno alla gioia quello di Catullo con quel finale in cui si invita al sorriso comune di uomo e natura con quell’ambivalente “cachinnus” che è sia il riso sia il mormorio delle onde (e nella traduzione si è cercato di testimoniare questa polisemia).
Molto più inquieta l’immagine del lago solitario proposta da Poe, all’apparenza amabile nel suo quadro pittoresco di serena solitudine tra rocce e pini, ma in realtà indice di una più intima e segreta inquietudine, capace di rivelarsi solo nell’oscurità della notte con tutto il suo inganno (“poisonous wave”, “fitting grave”): lago che diventa “Eden” (per quanto illusorio) soltanto per chi vi cerca rifugio nel nero di un’anima solitaria e inappagata.
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CATULLO – CARME XXXI
Sirmione, fra tutte le penisole e le isole
piccola gemma, siano esse in laghi limpidi
o nel vasto mare, dove Nettuno ugualmente regna,
quanto torno volentieri e con quanta gioia qui da te,
credendo a fatica di aver lasciato la Tinia e i campi
Bitini e di poterti rivedere, davvero al sicuro!
Oh, che cosa c’è di più felice delle avversità risolte
quando si depone il loro peso dal cuore e stremati
dalla fatica di terre straniere giungiamo finalmente a casa
e ci riposiamo nel nostro letto tanto desiderato!
Questa è una ricompensa unica per risarcire tante fatiche!
Salve, bella Sirmione, sii felice per il tuo signore:
Godete pure voi, onde Lidie del lago,
sorridete con tutto quanto il sorriso
di cui risuona il mormorio delle onde di casa.
(traduzione di Fabrizio Bregoli)
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L’appuntamento con “Poesia a confronto” è a martedì prossimo.

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