Il dizionario critico della poesia italiana è un lavoro che cerca di dare un quadro complessivo della poesia italiana degli ultimi anni, nella formula appunto di sintetiche voci critiche dedicate agli autori, dandosi come confini temporali il 1945 come data di prima pubblicazione e il 1979 come anno di nascita degli autori selezionati. Questo porta a considerare autori che abbiano già una produzione di rilievo alle spalle, un contributo riconoscibile sulla scena poetica contemporanea, senza però retrocedere lo sguardo fino alla produzione primo-novecentesca. Ovviamente, come dichiara lo stesso curatore, ogni selezione rischia di essere di per sé stessa imperfetta, ma ciò che conta è la scelta da parte del curatore di coinvolgere nel processo di selezione e di segnalazione numerosi altri autori, critici, esperti di letteratura, in modo da rendere la scelta il più possibile obiettiva e condivisa, volta all’inclusione, oltre che dei nomi più noti e accreditati, anche di autori che possono vantare una minore visibilità o che sono stati rimasti nell’ombra ingiustamente nel corso degli ultimi anni, o ancora dimenticati. Tra i redattori delle voci del dizionario, oltre al curatore Mario Fresa, leggiamo i nomi di Maurizio Cucchi, Maria Borio, Plinio Perilli, Luigi Fontanella, Tiziano Rossi, Sebastiano Aglieco, Rita Pacilio, Matteo Bianchi, Davide Rondoni, Marco Corsi, Monia Gaita, Enzo Rega, Matteo Zattoni, Mary Barbara Tolusso, Eugenio Lucrezi, e numerosi altri a garanzia della qualità complessiva del lavoro.
Un’opera che, certamente, fa discutere e destinata a far discutere in merito alle scelte effettuate, il tutto a dimostrazione del fatto che l’attenzione che raccoglie è significativa, la sua presenza nel dibattito culturale pregnante: l’obiettivo è fornire uno strumento di riferimento e di consultazione per tutti, in modo da offrire un orientamento alla lettura a chiunque voglia approfondire la poesia contemporanea, che sappiamo tutti essere troppo trascurata, ai margini del mercato editoriale e, di conseguenza, della curiosità dei lettori. Un dizionario che è da intendersi come corpo vivo, opera in fieri e non consolidata una volta per tutte: dà un’istantanea sulla situazione corrente, ma – crediamo e speriamo – non mancheranno nel tempo revisioni, aggiornamenti, integrazioni che potranno rendere il lavoro sempre più completo e ricco di voci.
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