La raccolta di Stefano Baldinu comprende poesie scritte in lingua sarda, impiegando in sostanza tutte le principali varianti linguistiche dell’isola, tanto da dare uno spaccato molto rappresentativo delle diverse forme espressive in cui la lingua sarda può prendere forma, le sue varietà, le sue potenzialità stilistiche. Si tratta di una raccolta poetica, come testimoniato dalle note introduttive ed esplicative, per la quale l’autore si è trovato impegnato in uno studio approfondito della lingua sarda, avvalendosi di tutti i principali strumenti disponibili: la tradizione orale della sua famiglia, le documentazioni scritte e registrate in suo possesso, i vocabolari, le fonti on-line; siamo di fronte a un libro che, aldilà dell’aspetto propriamente letterario, è innanzitutto un documento sociale e culturale che vuole dare spazio alle “voci” (come dice il titolo) di questa terra, così bene riconoscibile ma altrettanto variegata e diversificata nelle sue espressioni verbali.
Il progetto di questo libro però non ha nulla di nostalgico, ma incarna coerentemente lo spirito della poesia neodialettale in cui si inserisce a pieno titolo: il dialetto, in questo caso in senso ancora più stretto vera e propria lingua, rifugge dalle tentazioni folcloristiche vernacolari per farsi strumento di poesia a ampio spettro, capace di rappresentare le istanze della contemporaneità, trattare con un linguaggio vivo e non accademico i temi che sono propri della poesia in senso lato, della più frequentata poesia in lingua. Nonostante la difficoltà evidente che può incontrare chi non conosce la lingua sarda, il consiglio è di confrontarsi con i testi nella loro lingua originale, farsi attraversare dai suoni e dalla musica delle varianti linguistiche, per comprendere integralmente la portata del lavoro di Baldinu, che la traduzione, sempre a sua firma, può rispecchiare, ma – inevitabilmente – più sul piano del senso che della forma. L’autore infatti dà un’impostazione che prende a riferimento i movimenti di una sinfonia (ouverture, quattro tempi, conclusione), a dimostrazione della importanza che viene assegnata alla ricerca sul suono, sul ritmo: elementi evidenti nella lingua originale.
[…]
Continua su Casamatta