Si tratta di un’interessante pubblicazione a tiratura limitata in 250 copie numerate in cui Giancarlo Baroni si propone nella duplice veste di autore di poesie e di fotografo: il libro raccoglie sia sue composizioni in versi sia sue fotografie tutte centrate sul tema dell’arte, pittorica e scultorea in particolare. Assistiamo, volendo essere specifici dal punto di vista tecnico, a ecfrasi che si servono di due strumenti indipendenti, eppure in stretta comunicazione fra di loro: il verso poetico e l’obiettivo fotografico (anche la fotografia è in fondo solo una possibile rappresentazione, se non una rielaborazione, dell’opera riprodotta); il tutto in una realizzazione grafica curatissima, raffinata.
I versi e le fotografie di Giancarlo Baroni ci accompagnano in un viaggio attraverso le opere d’arte dalla antichità e dalla classicità fino all’arte contemporanea, compresa la pop art, la body art e le più recenti espressioni di arte concettuale. A caratterizzare il Baroni poeta è senz’altro la brevità: le composizioni di pochi o pochissimi versi concentrano e addensano il senso, sembrano quasi uno scatto (e non a caso l’autore è anche fotografo) che cerca di dare espressione all’istante, cogliere il valore dell’opera aldilà della sua immediatezza espressiva per cercare di carpire la sua anima profonda: ciò che resta, ciò che dura. L’espressione scarna, asciutta fino alle estreme conseguenze fanno sì che sia l’opera a essere la protagonista assoluta, a esprimersi nella sua compiutezza attraverso la parola poetica; l’autore sceglie consapevolmente di eclissarsi, rendere un servizio all’arte che deve essere la sola protagonista, la sola in evidenza. Ogni tentazione narcisistica viene meno; è la poesia a farsi strada.
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Pubblicato da Fabrizio Bregoli
Fabrizio Bregoli, nato nel bresciano, risiede da vent’anni in Brianza. Laureato con lode in Ingegneria Elettronica, lavora nel settore delle telecomunicazioni.
Ha pubblicato le raccolte di poesia: “Cronache provvisorie (VJ, 2015), “Il senso della neve” (puntoacapo, 2016), “Zero al quoto” (puntoacapo, 2018), “Notizie da Patmos” (La Vita Felice, 2019). Ha inoltre realizzato per i tipi di Pulcinoelefante il libriccino d’arte “Grandi poeti” (2012) e per la collana Fiori di Torchio la plaquette “Onora il padre” (Serégn de la memoria, 2019).
Sue opere sono incluse in “Lezioni di Poesia” (Arcipelago, 2015) a cura di Tomaso Kemeny e in “iPoet Lunario in Versi 2018” (Lietocolle, 2018), sulle riviste “Il Segnale”, “Atelier”, “Alla Bottega”, “Le voci della luna”, “Il Foglio Clandestino”, “Frequenze poetiche” e in numerose antologie e blog di poesia. È fra gli autori aderenti e censiti sul sito Italian Poetry, nato per la diffusione della poesia italiana nel mondo.
Gli sono stati assegnati numerosi premi fra i quali: per la poesia inedita, i Premi “San Domenichino”, “Il Giardino di Babuk”, “Giovanni Descalzo”, “Dante d’Oro” , il “Premio della Stampa” al Città di Acqui Terme; per la poesia edita i Premi “Guido Gozzano”, “Rodolfo Valentino”, “Città di Umbertide” e il “Premio Letterario Internazionale Indipendente”. È stato inoltre finalista ai Premi Caput Gauri, Lorenzo Montano e Bologna in Lettere.
Sulla sua poesia hanno scritto Tomaso Kemeny, Giuseppe Conte, Ivan Fedeli, Mauro Ferrari, Piero Marelli, Vincenzo Guarracino, Corrado Bagnoli, Sebastiano Aglieco, Paolo Gera, Sergio Gallo, Stefano Vitale, Eleonora Rimolo, Pierangela Rossi, Enea Roversi, e molti altri.
Collabora come recensore con il sito “CasaMatta", con la pagina Facebook “Poeti Oggi” e fa parte della redazione di Laboratori Poesia per cui cura la rubrica “Poesia a confronto”.
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