Poesia a confronto: Guerra

Settantesimo appuntamento con la rubrica “Poesia a confronto” sul blog “Laboratori Poesia“.

Il tema affrontato oggi è Guerra con il confronto fra poesie di Tirteo, Bertran De Born, Buffoni.

Al tema guerra abbiamo già dedicato un confronto specifico relativo ai “Diari di Guerra” (QUI); ora allarghiamo il discorso alla sua accezione più ampia.

Nella letteratura classica – si vedano qui i versi proposti da Tirteo – in linea con la tradizione omerica, domina un’idea della guerra come circostanza in cui l’uomo ha la possibilità di dare massimo valore al suo coraggio, puntare all’eroismo, tutto in virtù del valore superiore della fedeltà alla patria. Allora diventa onorevole morire per la patria (vedi anche Orazio), soprattutto se si è giovani e si è data dimostrazione dell’attaccamento alla patria fino al punto di sacrificare in suo nome il bene più alto di cui si disponga: la vita. Regna in questi versi uno sprezzo della paura, un inno alla temerarietà nella battaglia, come campo di prova dove dare evidenza tangibile del proprio valore e, in definitiva, del proprio destino.

Anche nella società cavalleresca del Medioevo permangono visioni e ideali affini, come emerge con evidenza nella canzone di Bertran de Born, tra i maggiori autori in lingua provenzale. Con fama di guerrafondaio, ben confermato dallo spirito bellicoso che anima i versi qui proposti, de Born tesse un vero e proprio elogio della battaglia, affiancata nella strofa iniziale alla primavera per ammettere la superiorità della prima nel generare piacere nell’animo del poeta. La canzone si sviluppa in un incessante invito alla guerra, con precisione di dettagli molti dei quali cruenti, un’esortazione allo scontro senza esclusione di colpi come ideale di bellezza: l’ardimento è un valore in sé a cui non si può e non si deve rinunciare. 

[…]

TIRTEO

Via, combattete gli uni accanto agli altri, giovani,
non datevi alla fuga, al panico,
fatevi grande e vigoroso l’animo nel petto,
bandite il meschino amore della vita,
perché la lotta è con uomini; non lasciate,
fuggendo, chi non ha più l’agilità: gli anziani.
È uno scandalo che un vecchio cada in prima fila
e resti sul terreno innanzi ai giovani,
con quel suo capo bianco e il mento grigio, e spiri
l’animo suo gagliardo nella polvere,
con le mani coprendo il ventre insanguinato
(spettacolo indecente, abominevole),
e le carni nude: nulla c’è che non s’addica
a un giovine finché la cara età brilla nel fiore.

[…]

(traduzione di Filippo Maria Pontani)

Continua sul blog “Laboratori Poesia“:

https://www.laboratoripoesia.it/poesia-a-confronto-guerra/

Photo by Gladson Xavier on Pexels.com

L’appuntamento con “Poesia a confronto” è a martedì prossimo.

Per consultare l’elenco di tutte le uscite del martedì della rubrica Poesia a confronto accedere al link.

Pubblicato da Fabrizio Bregoli

Fabrizio Bregoli, nato nel bresciano, risiede da vent’anni in Brianza. Laureato con lode in Ingegneria Elettronica, lavora nel settore delle telecomunicazioni. Ha pubblicato le raccolte di poesia: “Cronache provvisorie (VJ, 2015), “Il senso della neve” (puntoacapo, 2016), “Zero al quoto” (puntoacapo, 2018), “Notizie da Patmos” (La Vita Felice, 2019). Ha inoltre realizzato per i tipi di Pulcinoelefante il libriccino d’arte “Grandi poeti” (2012) e per la collana Fiori di Torchio la plaquette “Onora il padre” (Serégn de la memoria, 2019). Sue opere sono incluse in “Lezioni di Poesia” (Arcipelago, 2015) a cura di Tomaso Kemeny e in “iPoet Lunario in Versi 2018” (Lietocolle, 2018), sulle riviste “Il Segnale”, “Atelier”, “Alla Bottega”, “Le voci della luna”, “Il Foglio Clandestino”, “Frequenze poetiche” e in numerose antologie e blog di poesia. È fra gli autori aderenti e censiti sul sito Italian Poetry, nato per la diffusione della poesia italiana nel mondo. Gli sono stati assegnati numerosi premi fra i quali: per la poesia inedita, i Premi “San Domenichino”, “Il Giardino di Babuk”, “Giovanni Descalzo”, “Dante d’Oro” , il “Premio della Stampa” al Città di Acqui Terme; per la poesia edita i Premi “Guido Gozzano”, “Rodolfo Valentino”, “Città di Umbertide” e il “Premio Letterario Internazionale Indipendente”. È stato inoltre finalista ai Premi Caput Gauri, Lorenzo Montano e Bologna in Lettere. Sulla sua poesia hanno scritto Tomaso Kemeny, Giuseppe Conte, Ivan Fedeli, Mauro Ferrari, Piero Marelli, Vincenzo Guarracino, Corrado Bagnoli, Sebastiano Aglieco, Paolo Gera, Sergio Gallo, Stefano Vitale, Eleonora Rimolo, Pierangela Rossi, Enea Roversi, e molti altri. Collabora come recensore con il sito “CasaMatta", con la pagina Facebook “Poeti Oggi” e fa parte della redazione di Laboratori Poesia per cui cura la rubrica “Poesia a confronto”.

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Scopri di più da La poesia di Fabrizio Bregoli

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading