Recensione all’antologia “Muri a secco” (RPLibri) su “Ilsussidiario.net”

Trovate sul sito “ilsussidiario.net” (il quotidiano approfondito) la mia nota di lettura all’antologia “Muri a Secco” edita da RPlibri.

L’antologia, curata da Marco Bellini e Paola Loreto, raccoglie testi in lingua di dieci autori (Aglieco, Bagnoli, Benigni, Guglielmin, Lamarque, Olivieri, Manstretta, Farabbi, Pistoletti, Tomada) con traduzione in dialetto lombardo di Piero Marelli e Edoardo Zuccato.

Citiamo dall’articolo:

La traduzione (o meglio sarebbe dire “versione”) poetica è quindi lo strumento per attuare, usando le parole di Piero Marelli, una “poesia del confronto” o, spingendo oltre la definizione, una “poesia dell’incontro” fra autori diversi. Il tentativo (crediamo riuscito) consiste nel risemantizzare e ricontestualizzare, impiegando questo “esperanto” del territorio, le diverse voci degli autori antologizzati in un moto centripeto di avvicinamento, per istituire le fondamenta di una casa comune, l’humus per una poesia realmente condivisa. […]

La radice coesiva è la lingua dell’origine, la più antica, come solo il dialetto può essere, quella dove è possibile una maggiore tangenza fra parola e realtà e quindi, in definitiva, maggiore prova di autenticità della dizione, aderenza al cuore delle cose.  […]

La radice coesiva è la lingua dell’origine, la più antica, come solo il dialetto può essere, quella dove è possibile una maggiore tangenza fra parola e realtà e quindi, in definitiva, maggiore prova di autenticità della dizione, aderenza al cuore delle cose. È inoltre intrigante pensare ai muri a secco, grazie alla polisemia che il linguaggio poetico spinge ad adottare, come a un potente correlativo oggettivo per rivendicare, pur nella semplicità e nella fragilità dei suoi mezzi, alla poesia il ruolo di difesa, di preservazione di un mondo che altrimenti andrebbe irrimediabilmente perduto, se non esistessero questi “bastioni” antichissimi, come lo è la poesia, all’apparenza insignificanti, a salvarlo dall’erosione.

Emblematica in tal senso la poesia “Post-scriptum” di Marelli in cui a dominare i versi è appunto il cimitero degli oggetti usati (e abusati) dall’uomo, “quello che è stato abbandonato”, per ricordarci che serve camminare comunque, anche “nell’ombra”, misurarsi “con la voce intollerante del temporale”. E non è un caso che tutti gli autori abbiano scelto testi in cui è evidente una forte impostazione etica sottesa ai loro versi, siano essi riferiti al mondo degli affetti (Bagnoli, Bellini, Olivieri, Pistoletti, Tomada), a episodi della storia (Lamarque, Olivieri), a considerazioni sulla società (Aglieco, Lamarque), al rapporto uomo-natura (Manstretta, Loreto) o uomo-cosmo (Farabbi, Zuccato), a riflessioni filosofico-esistenziali (Benigni, Guglielmin, Marelli, Tomada).

[…]

Potete leggere la nota di lettura completa sul sito ilsussidiario.net

https://www.ilsussidiario.net/news/letture-muri-a-secco-la-poesia-va-ancora-al-cuore-delle-cose/1965785/

Per informazioni sull’antologia

Pubblicato da Fabrizio Bregoli

Fabrizio Bregoli, nato nel bresciano, risiede da vent’anni in Brianza. Laureato con lode in Ingegneria Elettronica, lavora nel settore delle telecomunicazioni. Ha pubblicato le raccolte di poesia: “Cronache provvisorie (VJ, 2015), “Il senso della neve” (puntoacapo, 2016), “Zero al quoto” (puntoacapo, 2018), “Notizie da Patmos” (La Vita Felice, 2019). Ha inoltre realizzato per i tipi di Pulcinoelefante il libriccino d’arte “Grandi poeti” (2012) e per la collana Fiori di Torchio la plaquette “Onora il padre” (Serégn de la memoria, 2019). Sue opere sono incluse in “Lezioni di Poesia” (Arcipelago, 2015) a cura di Tomaso Kemeny e in “iPoet Lunario in Versi 2018” (Lietocolle, 2018), sulle riviste “Il Segnale”, “Atelier”, “Alla Bottega”, “Le voci della luna”, “Il Foglio Clandestino”, “Frequenze poetiche” e in numerose antologie e blog di poesia. È fra gli autori aderenti e censiti sul sito Italian Poetry, nato per la diffusione della poesia italiana nel mondo. Gli sono stati assegnati numerosi premi fra i quali: per la poesia inedita, i Premi “San Domenichino”, “Il Giardino di Babuk”, “Giovanni Descalzo”, “Dante d’Oro” , il “Premio della Stampa” al Città di Acqui Terme; per la poesia edita i Premi “Guido Gozzano”, “Rodolfo Valentino”, “Città di Umbertide” e il “Premio Letterario Internazionale Indipendente”. È stato inoltre finalista ai Premi Caput Gauri, Lorenzo Montano e Bologna in Lettere. Sulla sua poesia hanno scritto Tomaso Kemeny, Giuseppe Conte, Ivan Fedeli, Mauro Ferrari, Piero Marelli, Vincenzo Guarracino, Corrado Bagnoli, Sebastiano Aglieco, Paolo Gera, Sergio Gallo, Stefano Vitale, Eleonora Rimolo, Pierangela Rossi, Enea Roversi, e molti altri. Collabora come recensore con il sito “CasaMatta", con la pagina Facebook “Poeti Oggi” e fa parte della redazione di Laboratori Poesia per cui cura la rubrica “Poesia a confronto”.

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