Poesia a confronto: La notte

Sessantaquattresimo appuntamento con la rubrica “Poesia a confronto” sul blog “Laboratori Poesia“.

Il tema affrontato oggi è La notte con il confronto fra poesie di Leopardi, D’Annunzio, Campana, De Angelis.

La notte è uno dei temi classici della poesia, fin dall’età classica: l’uomo è sempre stato affascinato profondamente, e spesso anche inquietato, dal buio della notte in cui si condensano tutta una serie di retaggi ancestrali, di interrogativi, di moti interiori che costituiscono appunto la materia viva da cui nasce la poesia.

[…]

Campana, cimentandosi nel genere della prosa poetica che pochi precedenti aveva nella letteratura italiana, ma poteva attingere a modelli importanti come Baudelaire e Rimbaud in primis, ci presenta una poesia in prosa dalla scrittura immaginifica e sognante, a tratti surreale, in cui realtà e mito si confondono e intersecano: la notte qui ha una lucidità visionaria, assistiamo al superamento di ogni confine spazio-temporale predefinito per istituire associazioni sensoriali dalla potenza vigorosa e intrigante, con un linguaggio ricco di sollecitazioni misteriose, di varchi irrisolti.

DINO CAMPANA
(Da Canti Orfici – scritto nel 1913; Tipografia Ravagli, 1914)
 
LA NOTTE

1. Ricordo una vecchia città, rossa di mura e turrita, arsa su la pianura sterminata nell’Agosto torrido, con il lontano refrigerio di colline verdi e molli sullo sfondo. Archi enormemente vuoti di ponti sul fiume impaludato in magre stagnazioni plumbee: sagome nere di zingari mobili e silenziose sulla riva: tra il barbaglio lontano di un canneto lontane forme ignude di adolescenti e il profilo e la barba giudaica di un vecchio: e a un tratto dal mezzo dell’acqua morta le zingare e un canto, da la palude afona una nenia primordiale monotona e irritante: e del tempo fu sospeso il corso.

2. Inconsciamente io levai gli occhi alla torre barbara che dominava il viale lunghissimo dei platani. Sopra il silenzio fatto intenso essa riviveva il suo mito lontano e selvaggio: mentre per visioni lontane, per sensazioni oscure e violente un altro mito, anch’esso mistico e selvaggio mi ricorreva a tratti alla mente. Laggiù avevano tratto le lunghe vesti mollemente verso lo splendore vago della porta le passeggiatrici, le antiche: la campagna intorpidiva allora nella rete dei canali: fanciulle dalle acconciature agili, dai profili di medaglia, sparivano a tratti sui carrettini dietro gli svolti verdi. Un tocco di campana argentino e dolce di lontananza: la Sera: nella chiesetta solitaria, all’ombra delle modeste navate, io stringevo Lei, dalle carni rosee e dagli accesi occhi fuggitivi: anni ed anni ed anni fondevano nella dolcezza trionfale del ricordo.

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L’appuntamento con “Poesia a confronto” è a martedì prossimo.

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Pubblicato da Fabrizio Bregoli

Fabrizio Bregoli, nato nel bresciano, risiede da vent’anni in Brianza. Laureato con lode in Ingegneria Elettronica, lavora nel settore delle telecomunicazioni. Ha pubblicato le raccolte di poesia: “Cronache provvisorie (VJ, 2015), “Il senso della neve” (puntoacapo, 2016), “Zero al quoto” (puntoacapo, 2018), “Notizie da Patmos” (La Vita Felice, 2019). Ha inoltre realizzato per i tipi di Pulcinoelefante il libriccino d’arte “Grandi poeti” (2012) e per la collana Fiori di Torchio la plaquette “Onora il padre” (Serégn de la memoria, 2019). Sue opere sono incluse in “Lezioni di Poesia” (Arcipelago, 2015) a cura di Tomaso Kemeny e in “iPoet Lunario in Versi 2018” (Lietocolle, 2018), sulle riviste “Il Segnale”, “Atelier”, “Alla Bottega”, “Le voci della luna”, “Il Foglio Clandestino”, “Frequenze poetiche” e in numerose antologie e blog di poesia. È fra gli autori aderenti e censiti sul sito Italian Poetry, nato per la diffusione della poesia italiana nel mondo. Gli sono stati assegnati numerosi premi fra i quali: per la poesia inedita, i Premi “San Domenichino”, “Il Giardino di Babuk”, “Giovanni Descalzo”, “Dante d’Oro” , il “Premio della Stampa” al Città di Acqui Terme; per la poesia edita i Premi “Guido Gozzano”, “Rodolfo Valentino”, “Città di Umbertide” e il “Premio Letterario Internazionale Indipendente”. È stato inoltre finalista ai Premi Caput Gauri, Lorenzo Montano e Bologna in Lettere. Sulla sua poesia hanno scritto Tomaso Kemeny, Giuseppe Conte, Ivan Fedeli, Mauro Ferrari, Piero Marelli, Vincenzo Guarracino, Corrado Bagnoli, Sebastiano Aglieco, Paolo Gera, Sergio Gallo, Stefano Vitale, Eleonora Rimolo, Pierangela Rossi, Enea Roversi, e molti altri. Collabora come recensore con il sito “CasaMatta", con la pagina Facebook “Poeti Oggi” e fa parte della redazione di Laboratori Poesia per cui cura la rubrica “Poesia a confronto”.

3 pensieri riguardo “Poesia a confronto: La notte

  1. ti attendo sempre
    notte
    oscuri col cielo
    i miei sensi
    le finzioni abituali
    di cui nel cammino
    per vie consuete
    seguo da robotica
    spalanchi attorno
    lo spazio
    che se ha pareti
    non ha tetto
    si muove col respiro
    ondeggia con il mare
    sempre sincera
    mi parli mia cara
    non perdoni nascondigli
    sempre liberi inutili vergogne
    ripulisci un’anima insofferente

    1. Sono scelte curate personalmente dal sottoscritto considerando testi di autori del passato e contemporanei con una storicizzazione criticamente accreditata

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