“Abitare il transito” di Carlo Giacobbi

Segnaliamo con piacere questa nuova pubblicazione:

ABITARE IL TRANSITO di CARLO GIACOBBI (Arcipelago itaca; ISBN: 979 12 80139 10 8; MARI INTERNI – Collana diretta da Danilo Mandolini; prefazione di Fabrizio Bregoli, postfazione di Alessio Alessandrini; pagg. 100; € 13,50).

La scheda del volume è scaricabile qui: https://cdn.shopify.com/…/Scheda_ABITARE_IL_TRANSITO…

Il volume è ordinabile presso le migliori librerie ed acquistabile da subito qui, tramite il sito della casa editrice:

Scrivo sulla sua poesia nella prefazione all’opera:

Si configura da subito, a partire dal titolo, all’insegna dell’ossimoro, e dunque del conflitto dialettico, questa nuova silloge di Carlo Giacobbi. Il verbo “abitare” si riferisce generalmente a una dimora stabile, a un luogo accogliente per chi lo vive, mentre “transito” è sostantivo che indica un passaggio, e quindi la negazione della dimora, transizione, divenire: in ultima istanza instabilità, equilibrio precario. Fra questi due estremi oscilla la poesia di quest’opera che è corretto indicare come poema per la profonda unità formale e stilistica che la presiede, per quanto la forma del poema sia stata segmentata in più sezioni e ciascuna di questa in frammenti brevi che, in un processo di diaspora consapevole, si disseminano su più pagine, spesso facendo venire a mancare la corrispondenza fra piano metrico e piano sintattico; alcuni frammenti si prolungano infatti nella pagina successiva quasi a indicare una forma di poesia ininterrotta che non riesce a confinarsi nello spazio riduttivo del foglio. L’espediente formale allude, con evidenza che non è difficile supporre, alla necessità più intima di questa poesia che, facendo deliberatamente riferimento a una “oltranza” (o un “oltraggio” alla maniera di Zanzotto?), è proiettata verso l’oltre, verso l’indagine sulla condizione dell’uomo aldilà del suo stato transeunte e provvisorio, per restituirle, in ultima battuta, dignità e senso, nella certezza lapidaria, come si dice in un verso, che  “L’uomo è più della sua pena” (tutti i virgolettati che seguono, salvo diversa indicazione sono tutti tratti dall’opera in questione). Questa poesia è consapevole di sé, certa del suo compito: “ostinati alla luce abitare il transito”.

[…]

Carlo Giacobbi ci offre un lavoro maturo, credibile, tutto animato da una concezione profondamente etica dello scrivere versi: non semplice esercizio stilistico, anche se formalmente ineccepibile, ma bisturi che non indugia a sezionare le pieghe più controverse della nostra esistenza, di questo nostro incerto e complicato essere parte (in causa) del mondo. 

Ecco un’anticipazione apparsa su Poeti Oggi. Buona lettura!

Pubblicato da Fabrizio Bregoli

Fabrizio Bregoli, nato nel bresciano, risiede da vent’anni in Brianza. Laureato con lode in Ingegneria Elettronica, lavora nel settore delle telecomunicazioni. Ha pubblicato le raccolte di poesia: “Cronache provvisorie (VJ, 2015), “Il senso della neve” (puntoacapo, 2016), “Zero al quoto” (puntoacapo, 2018), “Notizie da Patmos” (La Vita Felice, 2019). Ha inoltre realizzato per i tipi di Pulcinoelefante il libriccino d’arte “Grandi poeti” (2012) e per la collana Fiori di Torchio la plaquette “Onora il padre” (Serégn de la memoria, 2019). Sue opere sono incluse in “Lezioni di Poesia” (Arcipelago, 2015) a cura di Tomaso Kemeny e in “iPoet Lunario in Versi 2018” (Lietocolle, 2018), sulle riviste “Il Segnale”, “Atelier”, “Alla Bottega”, “Le voci della luna”, “Il Foglio Clandestino”, “Frequenze poetiche” e in numerose antologie e blog di poesia. È fra gli autori aderenti e censiti sul sito Italian Poetry, nato per la diffusione della poesia italiana nel mondo. Gli sono stati assegnati numerosi premi fra i quali: per la poesia inedita, i Premi “San Domenichino”, “Il Giardino di Babuk”, “Giovanni Descalzo”, “Dante d’Oro” , il “Premio della Stampa” al Città di Acqui Terme; per la poesia edita i Premi “Guido Gozzano”, “Rodolfo Valentino”, “Città di Umbertide” e il “Premio Letterario Internazionale Indipendente”. È stato inoltre finalista ai Premi Caput Gauri, Lorenzo Montano e Bologna in Lettere. Sulla sua poesia hanno scritto Tomaso Kemeny, Giuseppe Conte, Ivan Fedeli, Mauro Ferrari, Piero Marelli, Vincenzo Guarracino, Corrado Bagnoli, Sebastiano Aglieco, Paolo Gera, Sergio Gallo, Stefano Vitale, Eleonora Rimolo, Pierangela Rossi, Enea Roversi, e molti altri. Collabora come recensore con il sito “CasaMatta", con la pagina Facebook “Poeti Oggi” e fa parte della redazione di Laboratori Poesia per cui cura la rubrica “Poesia a confronto”.

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