Matinée a San Babila

Passeggiare per il corso a occhi bassi dove Milano gocciola dai tetti scansato tra vetrine appariscenti che abbracciano agli sguardi dei distratti chi s’affatica nelle scarpe nuove e accorcia ad arte l’orlo ai pantaloni per mostrare le calze colorate chi naviga, timone un cellulare schivando le scogliere dei passanti chi affretta il trotto al primoContinua a leggere “Matinée a San Babila”

PoEstate Silva #29: Fabrizio Bregoli, Da “Zero al quoto” — Poetarum Silva

Ostello degli inguaribili Scartocciò foglia a foglia quel granturco come fosse la pergamena attorta d’una profezia, lo macinò chicco a chicco fino ad estrarne indenne la preziosa filigrana, l’essenza a colma maturità di quel sole. Questa la sua sapienza, il catechismo paziente della terra per anni a fendere zolle, strappare loglio e gramigne, scrutare il […]Continua a leggere “PoEstate Silva #29: Fabrizio Bregoli, Da “Zero al quoto” — Poetarum Silva”

Minima preghiera

Sia fatta grazia al filo d’erba, all’acqua che limpida zampilla dalla rupe, pietà al sonno del baco nella seta, nel silenzio del solaio clemenza ai miti scarafaggi della notte, all’inquietudine dei giorni, al sordo precipitare del buio alla terra, s’assolva l’occhio ferino del nibbio a piombo sull’orma cava del gregge, sia dato asilo all’ultimo pulviscoloContinua a leggere “Minima preghiera”

Van Reymerswaele e il latinorum

  Se penso alla misura del mio tempo  arretro alla stagione della scuola,  ai libri ravvivati dagli inserti  per fare sopportabile la storia,  a un quadro d’un maestro impronunciabile  – o solo una lacuna di memoria –  fiammingo testimone del progresso,  a un quadro sotterfugio di mercanti  tra monete compìti nella conta  del retto dare-avere calvinista. Continua a leggere “Van Reymerswaele e il latinorum”