“Ouverture” di Nunzio Buono

Segnaliamo con piacere questa nuova pubblicazione:

OUVERTURE – Il cifrario dei giorni in tempesta di NUNZIO BUONO (La Vita Felice; Collana di poesia “Le Voci Italiane”, n.126; direttore editoriale Diana Battaggia; prefazione di Fabrizio Bregoli, postfazione di Ivan Fedeli; 2023).

Il volume è ordinabile presso le migliori librerie ed acquistabile tramite il sito della casa editrice:

https://www.lavitafelice.it/scheda-libro/nunzio-buono/ouverture-9788893467230-618741.html

Scrivo sulla sua poesia nella prefazione all’opera:

Il titolo della nuova raccolta di Nunzio Buono è coerente con la visione che questo poeta ha della poesia, innanzitutto come canto, ma è nel sottotitolo che si può scoprire il motivo più sotterraneo, in definitiva profondo, della silloge. Il riferimento al termine “cifrario” lascia subito pensare a un messaggio che va decodificato, non immediato quindi, ma che necessita di una rilettura diversa, una sorta di translitterazione perché se ne capisca la ragione più intima, vera: una poesia dunque non denotativa o circostanziata, ma una rappresentazione simbolica della realtà e del vissuto. Inoltre il riferimento ulteriore ai “giorni in tempesta” fa pensare a una situazione di travaglio (“Dietro al posto torna la battaglia” è il primo verso con cui si apre, emblematicamente, la silloge), di difficoltà da affrontare per le quali la poesia si presta come mezzo per il travalicamento, la cura se mai possibile. Ci apprestiamo dunque a indagare una raccolta attraversata da sottili inquietudini, dubbi esistenziali, sommovimenti che emergono dal “sottosuolo” dell’io lirico, trovano la forma compiuta e misurata del canto, ma non rinnegano la loro più intima natura conflittuale, la tensione costante che li governa. Sono questi i primi elementi da considerare per comprendere questa nuova raccolta, in cui Nunzio Buono prosegue, con coerenza, il percorso poetico che lo caratterizza, con una sempre maggiore maturità che si riscontra nell’attenzione all’equilibrio interno fra le composizioni, al quadro d’insieme, al dettaglio minimo, al ritmo del verso.

[…]

Le composizioni di Nunzio Buono procedono per esperienze sensoriali, fortemente interiorizzate, scatenate dagli oggetti che lo circondano, dalla natura, dalle variazioni delle stagioni e degli anni, esperienze che vengono fatte proprie e trasfigurate in un contesto immaginifico e, a tratti, onirico: questi sono i tasselli di una costruzione poetica che, per successive associazioni, per lo più analogiche, conducono alla riflessione esistenziale, con le chiuse suggestive e memorabili di molte delle poesie, fra cui riportiamo a titolo d’esempio: “In questo stare di luoghi ho compreso / di esserne la fine.”, Di là di noi / è tutto vero ciò che non siamo.”, “Tra qualche ora, il primo treno / investirà la notte.”. Questa è una poesia esistenziale dunque, ma non vacuamente ragionante, non intellettualizzata: la parola poetica è sempre intuitiva e non ingabbiata in inutili artifici retorici o elucubrazioni, preferisce spendersi per brevi lampi significativi, latori di senso.

Crediamo che ciò che più conti, leggendo Nunzio Buono, sia lasciarsi trasportare dalla fascinazione musicale e sensoriale della sua parola poetica, dalla sua forte componente emotiva e allusiva, capace di preservare un segreto tutto suo, che non è però mera evasione dalla realtà, ma la chiave per poter interpretare questa realtà in una luce nuova, più vera. In sostanza, questo è ciò che si esige davvero dalla poesia.

Pubblicato da Fabrizio Bregoli

Fabrizio Bregoli, nato nel bresciano, risiede da vent’anni in Brianza. Laureato con lode in Ingegneria Elettronica, lavora nel settore delle telecomunicazioni. Ha pubblicato le raccolte di poesia: “Cronache provvisorie (VJ, 2015), “Il senso della neve” (puntoacapo, 2016), “Zero al quoto” (puntoacapo, 2018), “Notizie da Patmos” (La Vita Felice, 2019). Ha inoltre realizzato per i tipi di Pulcinoelefante il libriccino d’arte “Grandi poeti” (2012) e per la collana Fiori di Torchio la plaquette “Onora il padre” (Serégn de la memoria, 2019). Sue opere sono incluse in “Lezioni di Poesia” (Arcipelago, 2015) a cura di Tomaso Kemeny e in “iPoet Lunario in Versi 2018” (Lietocolle, 2018), sulle riviste “Il Segnale”, “Atelier”, “Alla Bottega”, “Le voci della luna”, “Il Foglio Clandestino”, “Frequenze poetiche” e in numerose antologie e blog di poesia. È fra gli autori aderenti e censiti sul sito Italian Poetry, nato per la diffusione della poesia italiana nel mondo. Gli sono stati assegnati numerosi premi fra i quali: per la poesia inedita, i Premi “San Domenichino”, “Il Giardino di Babuk”, “Giovanni Descalzo”, “Dante d’Oro” , il “Premio della Stampa” al Città di Acqui Terme; per la poesia edita i Premi “Guido Gozzano”, “Rodolfo Valentino”, “Città di Umbertide” e il “Premio Letterario Internazionale Indipendente”. È stato inoltre finalista ai Premi Caput Gauri, Lorenzo Montano e Bologna in Lettere. Sulla sua poesia hanno scritto Tomaso Kemeny, Giuseppe Conte, Ivan Fedeli, Mauro Ferrari, Piero Marelli, Vincenzo Guarracino, Corrado Bagnoli, Sebastiano Aglieco, Paolo Gera, Sergio Gallo, Stefano Vitale, Eleonora Rimolo, Pierangela Rossi, Enea Roversi, e molti altri. Collabora come recensore con il sito “CasaMatta", con la pagina Facebook “Poeti Oggi” e fa parte della redazione di Laboratori Poesia per cui cura la rubrica “Poesia a confronto”.

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