Condividiamo un’interessante discussione tra Paolo Gera e Giovanni Di Prizito nella rubrica T9 del blog Cartesensibili.
“Nella stufa ardeva il fuoco. La pioggia sferzava i vetri delle finestre. Allora fu la fine. Presi dal cassetto del tavolo i massicci manoscritti del romanzo e i quaderni zeppi della mia scrittura e cominciai a bruciarli. Era molto difficile, perché la carta scritta brucia con difficoltà. Spezzandomi le unghie lacerai i quaderni, li infilai fra i ceppi e con l’attizzatoio maciullai i fogli. La cenere ogni tanto soffocava la fiamma, ma io lottavo e alla fine i fogli che resistevano tenacemente furono distrutti. Parole note mi balenarono davanti, guizzi gialli salivano lungo le pagine, ma le parole trasparivano ugualmente. E scomparivano soltanto quando la carta diventava nera e io le davo furiosamente il colpo di grazia con l’attizzatoio”
(da “Il maestro e Margherita”, di M. Bulgakov)
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edizione integrale di Мастер и Маргарита-M. Bulgakov, edita da Posev
Giovanni
A tanto arriva il Maestro, giudicato malato di “pilatismo”…
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