Site icon La poesia di Fabrizio Bregoli

Poesia a confronto: La poesia visiva

Ottantottesimo appuntamento con la rubrica “Poesia a confronto” sul blog “Laboratori Poesia“.

Il tema affrontato oggi è La poesia visiva con il confronto fra poesie di Marinetti, Apollinaire, Niccolai, Luzi.

La poesia visiva, qui intesa come combinazione di poesia e immagini per offrire una nuova forma di fruizione della parola poetica, appartiene a un campo di ricerca che ha avuto la sua esemplificazione più significativa a partire dalle avanguardie storiche del secolo scorso, per essere ripresa da neoavanguardie e poesia di ricerca più recente.

Partiamo infatti da una prima testimonianza che è riconducibile all’esperienza delle parole in libertà, mantra del Futurismo, qui rappresentato dal suo fondatore: Filippo Tommaso Marinetti. Lettere e numeri, parole e immagini, sfondi colorati e figure geometriche si combinano in modo omogeneo per veicolare una nuova forma espressiva, capace di agire sinestesicamente e subconsciamente sul lettore stimolando sfere percettive che il solo testo poetico non potrebbe toccare.

Il calligramma, componimento poetico che può essere contemporaneamente letto e osservato, è la nuova frontiera sperimentata da Apollinaire: la poesia assume una forma concreta, il significante prende la forma grafica del significato, come per la poesia dedicata alla amata Lou che prende la sembianza del suo volto con tanto di cappello alla moda o come per la Tour Eiffel che impone alle lettere del testo poetico di disporsi secondo la sua ferrea architettura.

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L’appuntamento con “Poesia a confronto” è a martedì prossimo.

Per consultare l’elenco di tutte le uscite del martedì della rubrica Poesia a confronto accedere al link.

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