Giuseppe Conte su “Il senso della neve”
Il prof. Carlo Prosperi su “Zero al quoto”.
Forse la poesia non serve, forse è davvero «un altro alibi», come asserisce l’Autore in questo suo denso (e virtuosistico) libretto: «mai nulla cambia né mai serve / a nulla mai la poesia, / declinazione esatta / prontuario dell’inutile». «Inutile / e [tuttavia] irrinunciabile». Il nichilismo, «il più inquietante di tutti gli ospiti» (Nietzsche-Heidegger), la fa qui da padrone. «La vita [dal canto suo] non si dice, non significa». Nulla redime, nemmeno la bellezza. E nulla, con buona pace di Ungaretti, si sconta vivendo. Eppure, partendo da questo azzeramento dei valori, che va oltre Leopardi, oltre Montale, oltre Zanzotto, per adeguarsi all’impareggiabile lezione di Celan, Bregoli, pur senza santificarlo, concepisce l’esercizio poetico come una estenuante lotta con l’angelo o, se si vuole, con una materia sfuggente, irriducibile al verso: «La vita non si còmpita, non indica. / Si recita ad accentazione sdrucciola / svicola se si sillaba, vi latita. // Ha persistenza solo per istanti / quel poco che vanifica l’antidoto / – consisterne finché si può, si deve – / e radica negli interstizi atipici / quegli attimi che addensa il temporale / per l’attrazione – nota – delle punte. / Frazione di millesimo che sgretola / residue parte e arte, come una zìqqurat / di sovrapposte, d’avventizie carte». La poesia vive (ed è il suo spasimo) «nella disequazione di parole / e senso»: «poesia è questo / porgere la mano, sperare prossimo / il cambio della guardia e continuare / nella corsa, passare la staffetta / già sapendo la meta irraggiungibile / fragile la parola, perché l’unico / eterno che perdura è l’impossibile. / Perfetto nel non darsi». Per quanto votata allo scacco, la poesia cerca dunque di «rimediare / col senso contraffatto d’una vita / la trascrittura errata d’una nascita / fino a giungere, tutti e ognuno, ad una / regione di mezzo, una zona franca. / Ad una terra esatta, impareggiabile».
dalla Motivazione per l’assegnazione del Premio Gozzano a “Zero al quoto” per il libro edito. Giuria presieduta dal prof. Carlo Prosperi.
Per approfondimenti potete consultare il blog
Finalisti 2018 – Vincitori 2018 – Motivazioni
Piero Marelli sulla mia poesia
Ivan Fedeli su “Zero al quoto” e su “Notizie da Patmos”
Rita Pacilio su “Notizie da Patmos” (La Vita Felice, 2019) – Motivazione per l’assegnazione del Premio Città di Umbertide – XXV Aprile – Sezione Libro Edito, 2020.
Intervista di Michele Paoletti su “Laboratori Poesia”
Sulla rivista on-line Certa Stampa del 07/08/2022, a cura di Massimo Ridolfi
Su “Argo – Poesia del nostro tempo“: Il senso della neve è il libro più venduto fra i titoli della casa editrice puntoacapo nell’anno 2017
Su BresciaOggi del 01/06/2017
Intervista a cura della redazione de “La Recherche”
Antonella Pierangeli su “Letteratura Necessaria”
Angela Caccia sul blog “Il ciottolo”
Camminamenti n.3 – Intervista di Angela Caccia
Su “Il mondo delle idee”
Anima-li in libertà
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Intervista di Paolo Polvani su “Versante Ripido” (1)
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Intervista di Emanuela Rambaldi su “Versante Ripido”
Dall’intervista di Tomaso Kemeny su “Pangea”
Alfredo Rienzi su “La Recherche”
Luigi Balocchi su “La bella poesia”