Poesie tradotte in tedesco

Le poesie che seguono sono state tradotte dalla poetessa e germanista Enrica Santoni Rothfuss, a cui va il nostro ringraziamento

*

Le case non ci accolgono. Rinnegano
i passi che le persero, le mani
che v’incisero i muri tacca a tacca
con l’irruento crescere dei figli
ed i volti ammansiti alle finestre
da un alfabeto minimo di luce.

Trattengono di noi la sottrazione
l’ambiguo marchio della nostra diaspora.
Preservano la nudità dei chiodi
sagome annerite di quadri e mobili
relitti di giocattoli. Così
dimenticano i corpi, il loro oltraggio.

Die Häuser nehmen uns nicht auf. Sie verleugnen
die Schritte, die sie verloren, die Hände,
die die Mauern gravierten, nach und nach

mit dem unbeherrschten Wachsen der Kinder
und den von einem minimalen leuchtenden Alphabet
gezähmten Gesichter an den Fenstern.

 

Sie behalten von uns den Abzug,
den zweideutige Stempel unserer Diaspora.
Sie behalten die Nacktheit der Nadel,
geschwärzten Siluetten von Bildern und Möbeln
Wracks von Spielzeugen. So
vergessen die Körper
Ihre Missachtung.

*

E ripetevi non ancora, non
adesso – e intendevi una desinenza
nuova, tu che temevi i congiuntivi
quel loro vivere solo d’ipotesi,
e il futuro, buono come esercizio
scolastico, a rinviare sempre a un dopo.
I verbi e quel loro vizio: alterare
le radici, sovvertire grammatiche
quel poco che trattiene a terra certa.
Preferivi gli avverbi – non ancora
non adesso – Schietti. Immodificabili.

Ti sentirai a casa
dove il tempo non ha coniugazione.

Und du wiederholtest noch nicht, nicht
jetzt – und du meintest eine neue Endung,
und fürchtetest die Konjunktiva,
ihr Leben aus reinen Hypothesen
und die Zukunft, gute schulerische Übung,
die immer alles auf später verschiebt.
Die Verben und ihre Gewohnheit: die Wurzeln
zu ändern, die Grammatik umzuändern
das Wenige, das uns am Boden hält.
Du zogst die Adverbien vor – noch nicht
nicht jetzt – Ehrlich. Fest.

Du wirst dich zuhause fühlen,
wo die Zeit keine Konjugation hat.

*

Hai ragione, Piero, siamo alberi
spicchiamo frutto, da radici che
non ci appartengono, o meno ancora
saprofiti che ineriscono a schegge
di corteccia, ad una cruna di verde,
e come dici, poesia è questo
porgere la mano, sperare prossimo
il cambio della guardia, e continuare
nella corsa, passare la staffetta
già sapendo la meta irraggiungibile
fragile la parola, perché l’unico
eterno che perdura è l’impossibile.
Perfetto nel non darsi.

Restano mani abrase, franto il fiato
l’orlo di buio che ci ha arato il viso.

Du hast Recht, Piero, wir sind Bäume,
wir stechen das Frucht hervor, von Wurzeln
die uns nicht gehören oder, noch weniger,
aus saprophytischen Pflanzen, die wie Rindenspreißeln 
in einem grünen Nadelöhr innen leben
und, wie du sagst, Dichtung ist dieses
Handgeben, dieses Vertrauen an das nächste Wachwechsel 
und weiter rennen, der Staffel vorbei gehen
und schon wissen, dass das Ziel unerreichbar und
dass das Wort zerbrechlich sind, weil das einzige Ewige, 
das immer bleibt, das Unmögliche ist.
Perfektes Sich-nicht-jemandem-hingeben.

Es bleiben abgekratzte Hände, zerbrochener Atem,
Rände der Dunkelheit, die unseres Gesicht 
gepflügt hat.

(traduzioni di Enrica Santoni Rothfuss)

7 pensieri riguardo “Poesie tradotte in tedesco

  1. “Le case non ci accolgono” presenta una piccola imperfezione in tedesco, dove si legge “relitti E giocattoli”, mentre andrebbe inserito un genitivo o “von” + dativo per rendere il complemento di specificazione italiano espresso nel testo poetico, che esprime così un singolare senso di passato e abbandono, altrimenti perso se diviene parte di un elenco…

    1. Grazie del suggerimento, cara Emanuela. La tua osservazione sarà preziosa per la traduttrice Enrica santoni, che credo in questo caso abbia voluto dare un suo taglio personale nella versione in tedesco.

  2. Complimenti carissimi poeti! In ogni lingua scriviate, la POESIA vive davvero perchè è VERA Poesia.

      1. Nella prima poesia c’e`una negazione nella versione italiana che in tedesco non c’e` e quindi viene trasformato il senso! Perche` “le case NON ci accolgono”? Nel secondo verso non e` chiaro a che si riferisce il pronome “le” , secondo me, sarebbe meglio semplicemente “i passi che persero”. Lo so che e` difficilissimo tradurre delle poesie ma la cosa piu` importante e` conservare fedelmente il significato

      2. Cara Angela, la ringraziamo per avere segnalato il refuso di “non” che è stato corretto nella traduzione. L’originale delle poesie è l’italiano, la traduzione il tedesco. Il “le” come si desume dall’italiano è riferito a “case”. Grazie ancora della lettura e dell’attenzione. Ci segua ancora.

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