Su di me

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Fabrizio Bregoli, nato nel bresciano, risiede da vent’anni in Brianza. Laureato con lode in Ingegneria Elettronica, lavora nel settore delle telecomunicazioni.

Ha pubblicato le raccolte di poesiaCronache Provvisorie” (VJ Edizioni, 2015), “Il senso della neve” (puntoacapo, 2016), “Zero al quoto” (puntoacapo, 2018), “Notizie da Patmos” (La Vita Felice, 2019).

Sue opere sono incluse in “Lezioni di Poesia” (Arcipelago, 2015) di Tomaso Kemeny e in “iPoet Lunario in Versi 2018” (Lietocolle, 2018), sulle riviste “Il Segnale”, “Alla Bottega”, “Euterpe”, “Le voci della Luna”, “Il Foglio Clandestino”, “Il sarto di Ulm” e in numerose altre antologie, sui più noti blog di poesia.

Ha inoltre realizzato per i tipi di Pulcinoelefante il libriccino d’arte “Grandi poeti” (2012) e per le edizioni Fiori di Torchio la plaquette “Onora il padre” (Serégn de la memoria, 2019).

Ha conseguito numerosi riconoscimenti per la poesia inedita, fra i quali gli sono stati assegnati i Premi San Domenichino, Guido Gozzano, Daniela Cairoli, Giovanni Descalzo, Luciano Nicolis, Piemonte Letteratura, Terre di Liguria, Il Giardino di Babuk, il Premio “Dante d’Oro” (Associazione Studentesca dell’Università Luigi Bocconi di Milano), il Premio Città di Acqui Terme, il Premio Tra Secchia e Panaro, il Premio Agostino Venanzio Reali e più volte è stato segnalato e finalista al Premio Lorenzo Montano.

Per la poesia edita gli sono stati assegnati, fra gli altri, il Premio Rodolfo Valentino (2017), il Premio Guido Gozzano (2018), il Premio Letterario Internazionale Indipendente (2018), il Premio Città di Arcore (2018), il Premio Città di Umbertide (2020), il Premio Albiatum (2021),  il Premio La Ginestra (2022).

Sulla sua poesia hanno scritto Tomaso Kemeny, Giuseppe Conte, Piero Marelli, Vincenzo Guarracino, Mauro Ferrari, Sebastiano Aglieco, Ivan Fedeli, Corrado Bagnoli, Mario Fresa, Paolo Gera, Carlo Prosperi, Alessandro Canzian, Sergio Gallo, Chicca Morone, Stefano Vitale, Alfredo Rienzi, Lina Salvi, Rosa Salvia, Rita Pacilio, Raffaela Fazio, Vincenzo Lauria, Gianluca Bocchinfuso, Maria Lenti, Fabio Prestifilippo, Matteo Galluzzo, Alessio Vailati, Eleonora Rimolo, Alessia Bronico, Marco Tabellione, Antonella Iacoli, Rosalba Le Favi, Gian Piero Stefanoni, Laura Caccia, Giorgio Bonacini, Pierangela Rossi, Enea Roversi, Alberto Asero, Alessandra Corbetta, Giuseppe Vetromile, Luigi Balocchi, Angela Caccia, Antonella Pierangeli, Antonio Spagnuolo, Angela Greco, Raffaele Piazza, Claudia Piccinno, Franca Donà, Iride Enza Funari, Alice De Carli Enrico, Massimo Barile, Salvo Nugara, Alessandra Tonizzo, Elenia Stefani.

La Organizzazione Italian Poetry ha approvato all’unanimità nel 2018 la sua inclusione fra i poeti  censiti sul sito, che ospita le figure più significative della poesia contemporanea.

Collabora con la pagina Facebook “Poeti Oggi” per cui cura la rubrica “Blocchi di Partenza” e fa parte della redazione del blog letterario “Laboratori Poesia” per cui ha curato la rubrica “Poesia a confronto”. Sui contributi in forma di note di lettura, recensioni, saggi brevi sono presenti su numerosi blog di poesia e di letteratura.

A Febbraio 2021 ha fondato insieme a Paolo Gera, Anna Maria Farabbi, Milena Nicolini e Nella Roveri, il blog di cultura e letteratura Casamatta, con cui ha collaborato fino a Dicembre 2021.

Il sito dedicato alla sua poesia è: https://fabriziobregoli.com

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Riferimenti

E-mail: bregolif@libero.it

Su Facebook

https://www.facebook.com/ilsensodellaneve/

Per informazioni sul blog

https://fabriziobregoli.com/informazioni-sul-blog/

3 pensieri riguardo “Su di me

  1. “Dapprima” assai timidamente, non “daprima”…se potete, correggete ill terribile refuso 🙂 ….. AP

  2. Da oltre vent’anni ormai, da quando ho cominciato (daprima assai timidamente) a comunicare all’esterno la mia lunghissima passione per la poesia, ho notato che alcuni fra i migliori poeti contemporanei non sono letterati “puri”. Molti provengono dal mondo delle professioni, da una formazione filosofica, giuridica, medica o scientifica. Fabrizio Bregoli ne è una luminosa conferma. Potrei citare decine di altri poeti bravissimi e non inizio neppure, per non rischiare di dimenticarne qualcuno. Lo trovo un dato interessante, perché credo che la poesia sia un po’ come il miele. Le api, si sa, non si nutrono di miele. E forse, in epoca di specialismo e di pantecnologia, abbiamo davvero bisogno di una figura quasi neoumanistica di intellettuale integrale, per il quale la poesia sia il punto d’arrivo non soltanto di una formazione culturale vasta e profonda, ma anche di un profondo lavoro di trasformazione di sé. (Alessandra Paganardi)

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