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Su Laboratori Poesia: Recensione a “tati ale ed io” di Gianmaria Giannetti – Pietre Vive Editore

Su Laboratori Poesia la recensione al nuovo libro di Gianmaria Giannetti

Scrivo nella recensione:

“Gianmaria Giannetti ci mette di fronte ad una esperienza di poesia della reticenza, o meglio di poesia dell’indicibile o dell’inesprimibile, per quanto i temi trattati facciano riferimento evidentemente alla sfera più privata e autobiografica. Ogni esperienza personale che viene tradotta in versi è nel suo insieme difficilmente decifrabile, anche e soprattutto per il ricorso ad una forma espressiva ricca di omissioni, di ellissi, di non detto, di frasi sospese o al limite dello sconnesso, tutte espressioni linguistiche che lasciano il lettore costernato e incapace di una ricostruzione univoca del contesto semantico che sta alla base.”

[…]

“Questa non è una poesia che va quindi compresa secondo i consueti strumenti razionali e interpretativi, ma una poesia che va vissuta interiormente secondo schemi assolutamente anticonvenzionali, nel dispregio di ogni luogo comune o di ogni facile ovvietà: percorso ovviamente condivisibile non necessariamente dalla cerchia più ampia dei lettori. Ogni dettaglio consueto, ogni parola, anche le più comuni e le più rassicuranti (come “letto”, “mare”, “mamma”), vengono completamente deformati, plasmati in funzione del ruolo eversivo e sussultorio che l’opera impone. Tutto, allora, diventa denotativo e simbolico al tempo stesso; ogni situazione, ogni riferimento temporale o topografico, ogni menzione di oggetti di uso comune diventa ambiguo e naturalmente polisemico, crea una frattura insanabile rispetto alla linearità del linguaggio e del suo sostrato semantico.”

[…]

Continua su Laboratori Poesia, dove è possibile leggere la recensione integrale e una selezione di poesie tratte dal libro

Immagine della copertina del libro tratta dal sito Laboratori Poesia
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