Novantaseiesimo appuntamento con la rubrica “Poesia a confronto” sul blog “Laboratori Poesia“.
Il tema affrontato oggi è Orfismi con il confronto fra poesie di Pindaro, Rilke, De Angelis, Ceni
Il mito di Orfeo è alla base di una lunga tradizione poetica che, partendo dall’antichità, giunge fino ai nostri giorni, ispirando quel filone della poesia a cui generalmente si fa riferimento con il nome di “poesia orfica” o “orfismo” in senso lato. Per quanto ogni categoria, in poesia come nella vita, non sia tale da rappresentare nel suo insieme le specificità del singolo, irriducibili a qualunque etichetta, cercheremo oggi di confrontare fra di loro testi riconducibili a questa matrice.
Una delle prime testimonianze scritte riconducibile all’orfismo è il frammento di Pindaro che riportiamo, in cui si mette bene in evidenza il concetto di “un’immagine della vita”, concessa dagli dèi, che è capace di persistere oltre la soglia della morte; la percezione di questa “immagine” più profonda può essere esperita solo mediante un’esperienza iniziatica che può avvenire, ad esempio, con il sogno, quando ci si spossessa della dimensione corporale. Sono questi i principi che stanno alla base di un’idea dell’ispirazione che nasce da un altrove, si esprime per una strada non razionale, ma istintiva, originaria, spirituale. Questo porta all’idea di una parola oscura e ambigua all’apparenza, di ardua decifrazione e lontana dalla comunicabilità, ma l’unica capace di mettere in contatto la sfera del soggetto finito e determinato con lo spazio dell’altrove, della spiritualità che lo preordina e assiste, in cui ne è racchiusa l’essenza non visibile.
[…]
Continua su Laboratori Poesia:
L’appuntamento con “Poesia a confronto” è a martedì prossimo.
Per consultare l’elenco di tutte le uscite del martedì della rubrica Poesia a confronto accedere al link.