Poesia a confronto: La poesia visiva

Ottantottesimo appuntamento con la rubrica “Poesia a confronto” sul blog “Laboratori Poesia“.

Il tema affrontato oggi è La poesia visiva con il confronto fra poesie di Marinetti, Apollinaire, Niccolai, Luzi.

La poesia visiva, qui intesa come combinazione di poesia e immagini per offrire una nuova forma di fruizione della parola poetica, appartiene a un campo di ricerca che ha avuto la sua esemplificazione più significativa a partire dalle avanguardie storiche del secolo scorso, per essere ripresa da neoavanguardie e poesia di ricerca più recente.

Partiamo infatti da una prima testimonianza che è riconducibile all’esperienza delle parole in libertà, mantra del Futurismo, qui rappresentato dal suo fondatore: Filippo Tommaso Marinetti. Lettere e numeri, parole e immagini, sfondi colorati e figure geometriche si combinano in modo omogeneo per veicolare una nuova forma espressiva, capace di agire sinestesicamente e subconsciamente sul lettore stimolando sfere percettive che il solo testo poetico non potrebbe toccare.

Il calligramma, componimento poetico che può essere contemporaneamente letto e osservato, è la nuova frontiera sperimentata da Apollinaire: la poesia assume una forma concreta, il significante prende la forma grafica del significato, come per la poesia dedicata alla amata Lou che prende la sembianza del suo volto con tanto di cappello alla moda o come per la Tour Eiffel che impone alle lettere del testo poetico di disporsi secondo la sua ferrea architettura.

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L’appuntamento con “Poesia a confronto” è a martedì prossimo.

Per consultare l’elenco di tutte le uscite del martedì della rubrica Poesia a confronto accedere al link.

Pubblicato da Fabrizio Bregoli

Fabrizio Bregoli, nato nel bresciano, risiede da vent’anni in Brianza. Laureato con lode in Ingegneria Elettronica, lavora nel settore delle telecomunicazioni. Ha pubblicato le raccolte di poesia: “Cronache provvisorie (VJ, 2015), “Il senso della neve” (puntoacapo, 2016), “Zero al quoto” (puntoacapo, 2018), “Notizie da Patmos” (La Vita Felice, 2019). Ha inoltre realizzato per i tipi di Pulcinoelefante il libriccino d’arte “Grandi poeti” (2012) e per la collana Fiori di Torchio la plaquette “Onora il padre” (Serégn de la memoria, 2019). Sue opere sono incluse in “Lezioni di Poesia” (Arcipelago, 2015) a cura di Tomaso Kemeny e in “iPoet Lunario in Versi 2018” (Lietocolle, 2018), sulle riviste “Il Segnale”, “Atelier”, “Alla Bottega”, “Le voci della luna”, “Il Foglio Clandestino”, “Frequenze poetiche” e in numerose antologie e blog di poesia. È fra gli autori aderenti e censiti sul sito Italian Poetry, nato per la diffusione della poesia italiana nel mondo. Gli sono stati assegnati numerosi premi fra i quali: per la poesia inedita, i Premi “San Domenichino”, “Il Giardino di Babuk”, “Giovanni Descalzo”, “Dante d’Oro” , il “Premio della Stampa” al Città di Acqui Terme; per la poesia edita i Premi “Guido Gozzano”, “Rodolfo Valentino”, “Città di Umbertide” e il “Premio Letterario Internazionale Indipendente”. È stato inoltre finalista ai Premi Caput Gauri, Lorenzo Montano e Bologna in Lettere. Sulla sua poesia hanno scritto Tomaso Kemeny, Giuseppe Conte, Ivan Fedeli, Mauro Ferrari, Piero Marelli, Vincenzo Guarracino, Corrado Bagnoli, Sebastiano Aglieco, Paolo Gera, Sergio Gallo, Stefano Vitale, Eleonora Rimolo, Pierangela Rossi, Enea Roversi, e molti altri. Collabora come recensore con il sito “CasaMatta", con la pagina Facebook “Poeti Oggi” e fa parte della redazione di Laboratori Poesia per cui cura la rubrica “Poesia a confronto”.

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