“Dentro tutte le cose c’è amore” di Paolo Parrini (puntoacapo Editrice, 2021)- nota di lettura di Rita Bompadre

Oggi ospitiamo una nuova nota di lettura scritta da Rita Bompadre che riportiamo di seguito.

Il nuovo libro di Paolo Parrini “Dentro tutte le cose c’è amore” (Puntoacapo Editrice, 2021) racchiude la materia della memoria, tanto cara all’autore, il continuo stato di provvisorietà e di tumulto interiore alimentato dal senso d’inafferrabile malinconia offuscata tra le righe e nell’ombra dei versi. I testi orientano e governano i luoghi e gli odori collegati ai ricordi, i correlativi oggettivi della natura, l’aspetto somatico dei sentimenti, ispirando l’universale miracolo dell’amore, la declinazione poetica di ogni più viva felicità lungo il cammino delle relazioni umane, nell’intimità degli incontri, nell’essenza delle invocazioni, nell’obbedienza nobile all’ascolto di parole coniugate alla saggezza. Il poeta difende il limite degli scenari spontanei, impressi nelle sue poesie, contempla la devozione alle emozioni mediando l’arte elegiaca con la generosa comprensione degli accadimenti della realtà, decantando la fiducia in un sorriso, ritrovando gli accordi inespressi dell’immaginario sognato e desiderato. L’alchimia degli elementi esistenziali rende unica e indissolubile ogni corrispondenza altruista, trasforma il significato spirituale del tempo, intreccia il mantenimento benevolo nei legami, dilatando il confine di ogni spazio esiliato, la considerazione della coscienza, l’infinita osservazione della reciprocità. La poesia di Paolo Parrini, innamorata dell’attesa, realizza sapientemente la sostanza di ogni piccola, grande previsione empatica, districando la cifra del dolore nella premessa del sentire, modellando l’architettura intimista di ogni distacco nel risveglio della quotidianità, nella gioia di “un filo d’erba” nel paesaggio, rispettato come elemento di riflessione e di consolazione. La perseveranza e la fedeltà al proprio cuore scolpiscono la materia dell’autore, imprimono il suo punto di vista, ricavano l’umanissimo significato delle preghiere pagane rivolte alla vita, confermano l’alleanza con le dinamiche sensibili, mutando la desolazione di ogni sofferenza in risveglio caritatevole. Il poeta è testimone dell’influenza rigeneratrice della propria anima, preserva l’integrità delle espressioni nello stile evoluto in equilibrio con l’esigenza di un indirizzo purificatore, nella vocazione di una identificazione e di un confronto ricambiato con il lettore, dedicando alla purezza di ogni risorsa percettiva l’attraversamento di ogni avversità mediante l’amore. L’amore quindi come esortazione alla cura e all’evoluzione di sé, dono di attenzione profonda al proprio esistere, dialogo nelle azioni e dolcezza nei gesti, voce e silenzio. L’altruismo poetico di Paolo Parrini rafforza l’entusiasmo e la gratitudine, salvaguarda lo svolgersi coraggioso delle separazioni, ripara le offese, accresce la limpidezza della linfa vitale, genera l’identità delle proprie intuizioni. “Dentro tutte le cose c’è amore” è un benefico sortilegio d’amore, avvolge l’universo biografico in un’aura protettiva, disegna la prospettiva struggente della commozione, adattata nella resilienza dei conflitti, adegua la dimensione intima di ogni piccola morte alla rinascita di ogni inclinazione nostalgica, superando il vuoto delle solitudini, nel vero significato della speranza, nelle parole di Pablo Neruda: ”Nascere non basta. È per rinascere che siamo nati. Ogni giorno.”

Rita Bompadre – Centro di Lettura “Arturo Piatti”

https://www.facebook.com/centroletturaarturopiatti/

(Pubblicato su concessione e autorizzazione dell’autrice)

Pietre su pietre

si sommano i giorni,

si sfrangiano ruote

sulla strada in salita.

Dov’era la notte

il buio si squarcia

in atomi di stelle.

(Paolo Parrini)

Pubblicato da Fabrizio Bregoli

Fabrizio Bregoli, nato nel bresciano, risiede da vent’anni in Brianza. Laureato con lode in Ingegneria Elettronica, lavora nel settore delle telecomunicazioni. Ha pubblicato le raccolte di poesia: “Cronache provvisorie (VJ, 2015), “Il senso della neve” (puntoacapo, 2016), “Zero al quoto” (puntoacapo, 2018), “Notizie da Patmos” (La Vita Felice, 2019). Ha inoltre realizzato per i tipi di Pulcinoelefante il libriccino d’arte “Grandi poeti” (2012) e per la collana Fiori di Torchio la plaquette “Onora il padre” (Serégn de la memoria, 2019). Sue opere sono incluse in “Lezioni di Poesia” (Arcipelago, 2015) a cura di Tomaso Kemeny e in “iPoet Lunario in Versi 2018” (Lietocolle, 2018), sulle riviste “Il Segnale”, “Atelier”, “Alla Bottega”, “Le voci della luna”, “Il Foglio Clandestino”, “Frequenze poetiche” e in numerose antologie e blog di poesia. È fra gli autori aderenti e censiti sul sito Italian Poetry, nato per la diffusione della poesia italiana nel mondo. Gli sono stati assegnati numerosi premi fra i quali: per la poesia inedita, i Premi “San Domenichino”, “Il Giardino di Babuk”, “Giovanni Descalzo”, “Dante d’Oro” , il “Premio della Stampa” al Città di Acqui Terme; per la poesia edita i Premi “Guido Gozzano”, “Rodolfo Valentino”, “Città di Umbertide” e il “Premio Letterario Internazionale Indipendente”. È stato inoltre finalista ai Premi Caput Gauri, Lorenzo Montano e Bologna in Lettere. Sulla sua poesia hanno scritto Tomaso Kemeny, Giuseppe Conte, Ivan Fedeli, Mauro Ferrari, Piero Marelli, Vincenzo Guarracino, Corrado Bagnoli, Sebastiano Aglieco, Paolo Gera, Sergio Gallo, Stefano Vitale, Eleonora Rimolo, Pierangela Rossi, Enea Roversi, e molti altri. Collabora come recensore con il sito “CasaMatta", con la pagina Facebook “Poeti Oggi” e fa parte della redazione di Laboratori Poesia per cui cura la rubrica “Poesia a confronto”.

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