Riletture estive – “Oltre Infinito” di Liliana Ugolini e Vincenzo Lauria – da “Casamatta – Giugno 2021”

Oltre infinito - Vincenzo Lauria - Liliana Ugolini - - Libro - La Vita  Felice - Contemporanea | IBS

Oltre Infinito è un libro che raccoglie i testi poetici della esperienza di poesia performativa omonima (Oltre Infinito 1, Oltre Infinito 2.0, Ol3 Infinito) che Vincenzo Lauria (VL) e Liliana Ugolini (LU) hanno realizzato in un progetto in cui si uniscono poesia, musica, teatro, cinema, pittura e collage – immagini, video, voce, luci – in un’idea di arte totale che travalichi i compartimenti stagni fra le forme e i generi, “in una totalità allargata e cosmica” (LU). Progetto questo che va apprezzato innanzitutto per lo spirito di condivisione fra autori, che va in contro-tendenza con la naturale pulsione narcisistica di ciascuno: qui le individualità, nel rispetto e nella stima reciproci, si fondono, si integrano e intersecano in un’esperienza poetica comune. Oltre Infinito è anche “manifesto” dell’oltranza: ripudiando la poesia “intimistica” e, dunque, la poesia tutta centrata sull’io, Oltre Infinito è la proposta di una poesia, la cui materia è “scientifica e tecnologica”, privilegiando “contenuti a carattere non autoreferenziale” (VL) e quindi impone all’io di proiettarsi sul mondo, di espandersi verso l’ esterno soggetto / oggetto della poesia – “L’altro è il mio fuori e dentro di noi due / due filastrocche tonde in uroboro” (LU) -, l’Altro come mezzo per riscoprirsi più autenticamente. “La destinazione è l’espansione del circostante / in un perenne non-arrivo a un non-dove finito”: scommessa quindi di un’oltranza che, lungi dal ritenersi perseguibile, deve il suo significato alla ricerca in sé, alla sfida imposta dalla soglia perché “Il margine oltrepassato è terra libera” (VL).

È proprio grazie all’indagine, allo sprofondamento nel magma della nuova realtà tecnologica, informatica e cibernetica, nella realtà virtuale e nel tessuto connettivo delle reti di telecomunicazioni, onde radio e fibre ottiche, grazie a tutto questo – dicevamo – che è possibile prendere coscienza del rischio, sempre più pervasivo, della disumanizzazione, della perdita della dimensione interiore e spirituale dell’uomo, in un processo di alterazione che porta l’uomo verso la sua riduzione meccanicistica, alla prospettiva concreta del cyborg, alla falsificazione come nuovo paradigma di verità (a cui naturalmente ogni poesia, conscia del proprio ruolo etico, come quella dei due autori, non può se non ribellarsi). Ecco allora versi come: “Decostruisco la vista che m’automa” (LU), “Tecnologicamente obsoleta / la trama del vivere si dopa virtualmente” (VL), “con la presente intendo inoltrare autodenuncia / per abusiva costruzione / di una multi-proprietà identitaria / ospitata in una volumetria in perenne espansione” (VL).

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Pubblicato da Fabrizio Bregoli

Fabrizio Bregoli, nato nel bresciano, risiede da vent’anni in Brianza. Laureato con lode in Ingegneria Elettronica, lavora nel settore delle telecomunicazioni. Ha pubblicato le raccolte di poesia: “Cronache provvisorie (VJ, 2015), “Il senso della neve” (puntoacapo, 2016), “Zero al quoto” (puntoacapo, 2018), “Notizie da Patmos” (La Vita Felice, 2019). Ha inoltre realizzato per i tipi di Pulcinoelefante il libriccino d’arte “Grandi poeti” (2012) e per la collana Fiori di Torchio la plaquette “Onora il padre” (Serégn de la memoria, 2019). Sue opere sono incluse in “Lezioni di Poesia” (Arcipelago, 2015) a cura di Tomaso Kemeny e in “iPoet Lunario in Versi 2018” (Lietocolle, 2018), sulle riviste “Il Segnale”, “Atelier”, “Alla Bottega”, “Le voci della luna”, “Il Foglio Clandestino”, “Frequenze poetiche” e in numerose antologie e blog di poesia. È fra gli autori aderenti e censiti sul sito Italian Poetry, nato per la diffusione della poesia italiana nel mondo. Gli sono stati assegnati numerosi premi fra i quali: per la poesia inedita, i Premi “San Domenichino”, “Il Giardino di Babuk”, “Giovanni Descalzo”, “Dante d’Oro” , il “Premio della Stampa” al Città di Acqui Terme; per la poesia edita i Premi “Guido Gozzano”, “Rodolfo Valentino”, “Città di Umbertide” e il “Premio Letterario Internazionale Indipendente”. È stato inoltre finalista ai Premi Caput Gauri, Lorenzo Montano e Bologna in Lettere. Sulla sua poesia hanno scritto Tomaso Kemeny, Giuseppe Conte, Ivan Fedeli, Mauro Ferrari, Piero Marelli, Vincenzo Guarracino, Corrado Bagnoli, Sebastiano Aglieco, Paolo Gera, Sergio Gallo, Stefano Vitale, Eleonora Rimolo, Pierangela Rossi, Enea Roversi, e molti altri. Collabora come recensore con il sito “CasaMatta", con la pagina Facebook “Poeti Oggi” e fa parte della redazione di Laboratori Poesia per cui cura la rubrica “Poesia a confronto”.

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