Site icon La poesia di Fabrizio Bregoli

Storie di confine di Elena Feresin (puntoacapo, 2021)

Elena Feresin, si legge in quarta di copertina, è avvocato di professione e vanta corpose pubblicazioni di testi in ambito giuridico, ma è esordiente assoluta dal punto di vista letterario. E sceglie di entrare in scena con questa raccolta di micro-racconti, spesso brevissimi, alcuni capaci di risolversi in una singola pagina, racconti che propone, nella formula efficace del titolo, come “storie di confine“, con evidente riferimento alla sua origine (il Friuli, un tempo luogo di frontiera, confine appunto fra il mondo occidentale e il mondo oggi ex-comunista); più corretto è intendere il concetto di confine in senso lato, come fenditura fra reale e immaginario, quella terra di mezzo in cui solo la parola letteraria può addentrarsi, generare scaturigini di senso.

I micro-racconti affrontano situazioni di vita concretissime, spesso problematiche o dolorose, ma grazie alla lingua impiegata dalla Feresin la parola sa essere leggera, affrontare questi temi così densi con grazia e misura; non vi sono cedimenti, il coinvolgimento del lettore viene sempre tenuto vivo, attivo. La lingua della Feresin sa essere infatti sobria e vivace insieme e combina registri linguistici anche distanti fra di loro, dalle inserzioni in lingua popolare friulana al gergo tecnico-informatico (come nel caso di una storia di “amore virtuale” via chat), ma la riuscita è credibile, grazie a un ritmo narrativo serrato che sa non perdersi nei dettagli, punta alla incisività e alla sintesi, spesso estrema.

Ciò che più colpisce è la trovata narrativa, l’abilità nel prospettare esiti o finali che sono molto originali, spesso spiazzano il lettore grazie a un effetto sorpresa che non si sospettava all’inizio. Esemplare in questo senso il racconto “Torre di controllo” che si esaurisce in una sola pagina, in poche righe, e in cui tutto il discorso che lo attraversa si basa su riferimenti al volo, all’aeronautica, per poi chiudere con un coup de theatre, insieme sorprendente e commovente. Tutti i racconti sono scritti da una mano che procede con garbo e discrezione, con una sensibilità agli affetti e ai valori umani che si conferma pagina dopo pagina, prende forza, conferma nei fatti un’idea della letteratura come spazio condiviso, àncora di salvezza.

Se proprio si deve trovare un (finto) “difetto” nel libro è la sua brevità; non perché la brevità in sé sia un male ma perché si vorrebbe poter leggere ancora altri micro-racconti, molti altri, non fermarsi così presto, tanto sono ben concepiti e architettati questi della Feresin.

Il libro è in vendita presso l’e-shop dell’Editore puntoacapo

Per leggere le recensioni ad altri libri: Recensioni a cura di Fabrizio Bregoli

Exit mobile version