Poesie che bene sanno esprimere lo spirito dei nostri giorni, queste di Enea Roversi, poesie che testimoniano, anche se “gli aggettivi” sono “ormai finiti”, che la parola ha ancora ragioni da dire, un senso da strappare a quel “rumore” che la confonde e ne fa contraffazione, chiacchiera.
Ci chiedono una restituzione a noi stessi questi versi, per procedere oltre lo steccato di ogni “paura”, ritrovare “semplicemente quello che eravamo / quello che consapevoli ancora saremo.”, perché lì c’è il nostro “centro del mondo”, perché il domani, la fine, risiede in ogni inizio, come sosteneva anche Eliot in East Cocker.
Condividiamo con piacere nel nostro blog con un invito alla lettura.
Alcuni testi scritti da me nel corso del 2020, naturalmente e rigorosamente inediti.
il cinema ha chiuso per sempre
troppi giri di parole per descrivere l’amore e troppo poche le strade percorse infiniti i soli asciugati dal maestrale infinita la malinconia dei manifesti strappati dietro le inferriate con l’inutile l’indicazione degli orari il cinema ha chiuso per sempre le storie saranno presto dimenticate ripiegate in un libro tascabile affossate nel silenzio di foglie marce un nubifragio di passaggio toglierà di mezzo gli ultimi dubbi rimasti.
il centro del mondo
ma io lo ricordo ancora il nostro primo bacio, ricordo bene la fontana al centro della piazza, nel borgo toscano che era in quel momento il centro del mondo del nostro mondo delle viscerali emozioni, nostre incorruttibili e torride di tutto quell’essere così semplicemente quello che eravamo quello che consapevoli ancora saremo.
Fabrizio Bregoli, nato nella bassa bresciana, risiede da vent’anni in Brianza. Laureato con lode in Ingegneria Elettronica, lavora nel settore delle telecomunicazioni.
Ha pubblicato alcuni percorsi poetici fra cui “Cronache Provvisorie” (VJ Edizioni, 2015 – Finalista al Premio Caproni) e “Il senso della neve” (puntoacapo, 2016 - Premio Rodolfo Valentino 2016 e Premio Biennale di Poesia Campagnola 2017, Premio della Critica al Dino Campana 2017, Finalista ai Premio Gozzano, Merini, Caput Gauri). Il suo ultimo lavoro è "Zero al quoto" (puntoacapo, 2018) con prefazione di Vincenzo Guarracino.
Sue opere sono incluse in Lezioni di Poesia (Arcipelago Itaca, 2015) di Tomaso Kemeny e in numerose altre antologie. Con il poemetto ENIAC è inoltre incluso in iPoet Lunario in versi (Lietocolle, 2018). Ha inoltre realizzato per i tipi di Pulcinoelefante la plaquette “Grandi poeti” (2012).
Partecipa a letture poetiche, dibattiti culturali e blog di poesia. Ha preso parte ad alcuni eventi di azione poetica mito-modernista e alcune sue poesie sono state esposte congiuntamente a opere pittoriche in eventi organizzati dall’associazione Civico32 a Bologna.
Ha conseguito numerosi riconoscimenti per la poesia inedita, fra i quali gli sono stati assegnati i Premi San Domenichino, Marietta Baderna, Lino Molinario, Daniela Cairoli, Giovanni Descalzo, Luciano Nicolis, Piemonte Letteratura, Terre di Liguria, Il Giardino di Babuk, il Premio “Dante d’Oro” dell’Università Bocconi di Milano, il Premio della Stampa al Città di Acqui Terme.
Sulla sua poesia hanno scritto Tomaso Kemeny, Giuseppe Conte, Vincenzo Guarracino, Mauro Ferrari, Ivan Fedeli, Sergio Gallo, Sebastiano Aglieco, Paolo Gera, Eleonora Rimolo, Gian Piero Stefanoni, Laura Caccia, Pierangela Rossi, Enea Roversi, Antonella Pierangeli.
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One thought on “Alcuni testi inediti di Enea Roversi su Tragico Alverman”
Grazie di cuore Fabrizio
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