Site icon La poesia di Fabrizio Bregoli

Alessio Vailati legge Fabrizio Bregoli – su Literary.it

La nota di lettura a “Notizie da Patmos” scritta da Alessio Vailati, già pubblicata sul blogInverso Poesia“, è anche disponibile sul sito Literary.it.

Grazie di cuore alla redazione di “Literary.it” e alla redazione di “Inverso Poesia” per l’ospitalità.

Buona lettura!

Scrive Alessio Vailati:

Ecco, dunque, il secondo livello – a cui si accennava in precedenza – attraverso il quale si snoda il concetto di separazione, privazione o mancanza: l’inaccessibilità alla conoscenza delle ragioni esistenziali. A ben vedere la scelta della meccanica quantistica, per un cultore delle scienze esatte, è rivelatorio: quando passiamo all’esame delle particelle subatomiche le regole tradizionali della fisica non valgono più. La scienza da esatta diviene calcolo probabilistico. La ricerca, spinta oltre i limiti più noti, è quella che un giorno portò Einstein a porsi un freno ea ritenere certe conclusioni quasi inaccettabili. A fargli infine esclamare che “Dio non gioca a dadi con l’universo”. Il senso di incompletezza e di mancanza, seguiti dal tentativo di ricomposizione dell’intero è la frequenza costante con la quale vibra il sistema circolatorio di Notizie da Patmos, in ogni sua sezione e con un alternarsi di prosa poetica e di poesia. Il confronto fra la parola ei silenzi, fra il pieno e il vuoto, il tutto e il nulla si fa serrato, non concede tregua e sembra non trovare una fine (un fine?) né rivelare la via di uscita.

Tutto questo viene reso da Bregoli attraverso una scrittura densa, diretta e impreziosita da termini scientifici, con un tono discorsivo che si fa spesso drammatico o nostalgico o semplicemente rassegnato ma che non esclude a priori l’impiego dell’ironia in alcune situazioni. Pur avendo come orizzonte una riflessione così articolata, il ricorso a immagini legate alla terra, alla natura e la citazione di poesie, film, canzoni contribuiscono alla costruzione di una poetica concreta, fatta anche di carne e sangue, di tempo e di spazio, una cartografia con coordinate precise. Ecco allora che la parola quasi si identifica con lo sguardo, capace di accomodarsi secondo le distanze, di stringersi o dilatarsi per abbracciare in sé tutto quello corre fra i due estremi dell’attimo e dell’eterno.

http://www.literary.it/dati/literary/v/vailati_alessio/notizie_da_patmos.html

 

Per leggere alcune poesie da Notizie da Patmos cliccare sul link

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