Site icon La poesia di Fabrizio Bregoli

Poesia a confronto: Le rime

Trentottesimo appuntamento con la rubrica “Poesia a confronto” sul blog “Laboratori Poesia“.

Il tema affrontato oggi è Le rime, con il confronto fra poesie di Carducci, Caproni, Montale, Sanguineti.

La rima è da sempre, combinata con la metrica, uno degli elementi distintivi della poesia, uno dei suoi caratteri identitari. A partire soprattutto dal primo Novecento con la progressiva diffusione del verso libero e l’allontanamento dalle forme chiuse, la presenza della rima si è sempre più diradata; anzi, paradossalmente, la rima tende a essere associata a talune forme di “poetese”, cioè di poesia finta o artefatta.

Giosuè Carducci dedica alla rima l’apertura delle sue “Rime nuove” con un componimento formato da agili sestine in cui avviene un’alternanza musicale fra ottonari e trisillabi con i versi 1,2 e 4,5 a coppie in rima baciata. Rivendicando l’origine popolare della rima, nata dal canto, passando attraverso la tradizione trobadorica ed epico-cavalleresca fino alla poesia di Dante, la composizione è una sorta di viaggio attraverso i secoli che hanno visto la gloria della rima, a ben diritto indicata come “del latin metro reina” e ancora “cura e onor de’ padri miei”, capace di stupire sempre, anche con il più consumato cavallo di battaglia: “fiore” / “amore”, a cui Carducci stesso non si sente di rinunciare.

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Di tutt’altra posizione il Montale di Satura, così colloquialmente dispettoso, pungente. Da subito l’accostamento della rima alle “dame di San Vicenzo” è sferzante; il taglio ironico serve però ad ammettere uno spazio, per quanto in “contrabbando”, nel quale la rima continua a intrufolarsi, a durare nonostante. Le rime sono vecchie bigotte (“pinzochere”) di cui è arduo sbarazzarsi, “bussano ancora e sono sempre quelle”, riappaiono quando meno te l’aspetti.

[…]

EUGENIO MONTALE

(da “Satura”, Mondadori – 1971)

LE RIME

Le rime sono più noiose delle

dame di San Vincenzo: battono alla porta

e insistono. Respingerle è impossibile

e purché stiano fuori si sopportano.

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http://www.laboratoripoesia.it/poesia-a-confronto-le-rime/

Sempre sul tema la splendida Amai di Umberto Saba.

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L’appuntamento con “Poesia a confronto” è a martedì prossimo.

Per consultare l’elenco di tutte le uscite del martedì della rubrica Poesia a confronto accedere al link.

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