Continua su Laboratori Poesia il lavoro di traduzione da “Hugh Selwyn Mauberley” di Ezra Pound, con l’intento di confrontarsi con l’opera di questo grande scrittore, nell’ottica della discussione e del confronto critico.
Potete trovare i testi sul sito “Laboratori Poesia” al link seguente
Vai, libro nato muto, dillo a lei che una volta mi cantò quella canzone di Lawes: se tu soltanto avessi una canzone per tutti quanti hai conosciuto, allora ci sarebbe in te ragione per perdonare perfino i miei errori che gravosi mi opprimono e per erigere un lungo corso alle sue glorie.
Dillo a lei che diffonde un tale tesoro nell’aria, non badando a nient’altro se non che le sue grazie diano vita all’attimo, dillo, che io chiederei loro di vivere come le rose, raccolte in un’ambra magica, rosso maestoso fuso all’arancio e tutto questo reso una sola sostanza e un solo colore che sanno sfidare il tempo.
Dillo a Lei che va con una canzone sulle labbra ma non canta quella canzone, né sa chi la scrisse, dillo che qualche altra bocca, forse bella come la sua, potrebbe, in tempi nuovi, guadagnarle pretendenti, quando le nostre polveri giaceranno con quelle di Waller, di setaccio in setaccio fino all’oblio, finché questo eterno mutare avrà fatto a pezzi tutto, tranne la Bellezza, soltanto.
(traduzione da Ezra Pound, Hugh Selwyn Mauberley – 1920)
Fabrizio Bregoli, nato nella bassa bresciana, risiede da vent’anni in Brianza. Laureato con lode in Ingegneria Elettronica, lavora nel settore delle telecomunicazioni.
Ha pubblicato alcuni percorsi poetici fra cui “Cronache Provvisorie” (VJ Edizioni, 2015 – Finalista al Premio Caproni) e “Il senso della neve” (puntoacapo, 2016 - Premio Rodolfo Valentino 2016 e Premio Biennale di Poesia Campagnola 2017, Premio della Critica al Dino Campana 2017, Finalista ai Premio Gozzano, Merini, Caput Gauri). Il suo ultimo lavoro è "Zero al quoto" (puntoacapo, 2018) con prefazione di Vincenzo Guarracino.
Sue opere sono incluse in Lezioni di Poesia (Arcipelago Itaca, 2015) di Tomaso Kemeny e in numerose altre antologie. Con il poemetto ENIAC è inoltre incluso in iPoet Lunario in versi (Lietocolle, 2018). Ha inoltre realizzato per i tipi di Pulcinoelefante la plaquette “Grandi poeti” (2012).
Partecipa a letture poetiche, dibattiti culturali e blog di poesia. Ha preso parte ad alcuni eventi di azione poetica mito-modernista e alcune sue poesie sono state esposte congiuntamente a opere pittoriche in eventi organizzati dall’associazione Civico32 a Bologna.
Ha conseguito numerosi riconoscimenti per la poesia inedita, fra i quali gli sono stati assegnati i Premi San Domenichino, Marietta Baderna, Lino Molinario, Daniela Cairoli, Giovanni Descalzo, Luciano Nicolis, Piemonte Letteratura, Terre di Liguria, Il Giardino di Babuk, il Premio “Dante d’Oro” dell’Università Bocconi di Milano, il Premio della Stampa al Città di Acqui Terme.
Sulla sua poesia hanno scritto Tomaso Kemeny, Giuseppe Conte, Vincenzo Guarracino, Mauro Ferrari, Ivan Fedeli, Sergio Gallo, Sebastiano Aglieco, Paolo Gera, Eleonora Rimolo, Gian Piero Stefanoni, Laura Caccia, Pierangela Rossi, Enea Roversi, Antonella Pierangeli.
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