Emanuele Spano legge “Centro storico” da “Zero al quoto”.
Lo ringrazio di cuore per queste sue considerazioni che contribuiscono a valorizzare significativamente questi versi, grazie alla sua perspicacia e attenzione di critico e lettore.
CENTRO STORICO
Quelle case, come un cilicio muto
tra moderne palazzine seriali
– queste coeve basiliche a minimo
consumo energetico, col massimo
encomiabile gradiente ergonomico –
quelle case tutte edera e silenzio
sono escrescenze avventizie su un cielo
troppo azzurro, che non le sa più accogliere.
E s’ergono come alberi in rovina
sul loro profilo d’ombra, un tempo
nidi di maggio, oggi aridi lavacri
dei loro specchi infranti, vuoti assiti
tra le loro ferite di mattoni
d’argilla arsa come un’epidemia
e mostrano le loro fronti scabre
gli occhi straziati da invadenti soli.
Hanno orme incavate, strenue assenze.
Resistono come ospiti sgraditi
ad un ricevimento, come panni
già strizzati da troppe mani. Corpi
nudi, illeso gheriglio di domani.
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Pubblicato da Fabrizio Bregoli
Fabrizio Bregoli, nato nella bassa bresciana, risiede da vent’anni in Brianza. Laureato con lode in Ingegneria Elettronica, lavora nel settore delle telecomunicazioni.
Ha pubblicato alcuni percorsi poetici fra cui “Cronache Provvisorie” (VJ Edizioni, 2015 – Finalista al Premio Caproni) e “Il senso della neve” (puntoacapo, 2016 - Premio Rodolfo Valentino 2016 e Premio Biennale di Poesia Campagnola 2017, Premio della Critica al Dino Campana 2017, Finalista ai Premio Gozzano, Merini, Caput Gauri). Il suo ultimo lavoro è "Zero al quoto" (puntoacapo, 2018) con prefazione di Vincenzo Guarracino.
Sue opere sono incluse in Lezioni di Poesia (Arcipelago Itaca, 2015) di Tomaso Kemeny e in numerose altre antologie. Con il poemetto ENIAC è inoltre incluso in iPoet Lunario in versi (Lietocolle, 2018). Ha inoltre realizzato per i tipi di Pulcinoelefante la plaquette “Grandi poeti” (2012).
Partecipa a letture poetiche, dibattiti culturali e blog di poesia. Ha preso parte ad alcuni eventi di azione poetica mito-modernista e alcune sue poesie sono state esposte congiuntamente a opere pittoriche in eventi organizzati dall’associazione Civico32 a Bologna.
Ha conseguito numerosi riconoscimenti per la poesia inedita, fra i quali gli sono stati assegnati i Premi San Domenichino, Marietta Baderna, Lino Molinario, Daniela Cairoli, Giovanni Descalzo, Luciano Nicolis, Piemonte Letteratura, Terre di Liguria, Il Giardino di Babuk, il Premio “Dante d’Oro” dell’Università Bocconi di Milano, il Premio della Stampa al Città di Acqui Terme.
Sulla sua poesia hanno scritto Tomaso Kemeny, Giuseppe Conte, Vincenzo Guarracino, Mauro Ferrari, Ivan Fedeli, Sergio Gallo, Sebastiano Aglieco, Paolo Gera, Eleonora Rimolo, Gian Piero Stefanoni, Laura Caccia, Pierangela Rossi, Enea Roversi, Antonella Pierangeli.
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L’ha ribloggato su Paolo Ottaviani's Weblog.
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